La caduta di Costantinopoli nel 1453 apparve ai contemporanei come un evento epocale. Mentre gli eserciti turchi sembravano ormai destinati a conquistare Roma e a instaurare un nuovo impero islamico, in tutta l’Europa dilagò un clima di terrore in cui presero a diffondersi profezie che annunciavano conseguenze terribili e perfino la fine del mondo. Con la conquista della capitale imperiale, il sultano Maometto II poteva, a buon diritto, sostenere di essere l’erede del titolo di imperatore romano, e perciò l’unico candidato a ricostituire l’antico impero. Questa volta sotto il segno dell’islam. A nulla valse la lettera di papa Pio II, in cui gli prometteva il titolo e le terre dell’impero romano d’Oriente, a patto che si battezzasse e abbracciasse il cristianesimo. Ciò non impedì, tuttavia, la circolazione della leggenda secondo la quale Maometto il profeta sarebbe stato non solo cristiano, ma papa in pectore. Segno di quanto forte fosse il desiderio di porre fine alle violenze e realizzare un dialogo interreligioso fra cristianesimo e islam.
La caduta di Costantinopoli del 1453 nelle mani dei turchi segna la fine di un impero bimillenario e di un potere che si riteneva universale. È un evento epocale ma anche la fonte di sogni, di aspirazioni, di leggende e di profezie. Nel segno di un dialogo tra islam e cristianesimo, tra Oriente e Occidente.
La caduta di Costantinopoli nel 1453 apparve ai contemporanei come un evento epocale. Mentre gli eserciti turchi sembravano ormai destinati a conquistare Roma e a instaurare un nuovo impero islamico, in tutta l’Europa dilagò un clima di terrore in cui presero a diffondersi profezie che annunciavano conseguenze terribili e perfino la fine del mondo. Con la conquista della capitale imperiale, il sultano Maometto II poteva, a buon diritto, sostenere di essere l’erede del titolo di imperatore romano, e perciò l’unico candidato a ricostituire l’antico impero. Questa volta sotto il segno dell’islam. A nulla valse la lettera di papa Pio II, in cui gli prometteva il titolo e le terre dell’impero romano d’Oriente, a patto che si battezzasse e abbracciasse il cristianesimo. Ciò non impedì, tuttavia, la circolazione della leggenda secondo la quale Maometto il profeta sarebbe stato non solo cristiano, ma papa in pectore. Segno di quanto forte fosse il desiderio di porre fine alle violenze e realizzare un dialogo interreligioso fra cristianesimo e islam. Presentazione dei volumi della collana "Fonti e studi per la storia dell'Università di Pavia" - Pavia - lunedì 5 novembre 2018 alle ore 16,30.
Per scaricare la locandina, clicca qui Oliviero Diliberto, Storie di condivisioni. Maestri, colleghi, amici del diritto romano (e dintorni)., Napoli, Jovene, 2018, pp. VI-106 [ISBN 978-88-243-2590-5]
Gli attrezzi del giurista. Introduzione alle pratiche discorsive del diritto - di Emanuele Stolfi3/10/2018
Emanuele Stolfi, Gli attrezzi del giurista. Introduzione alle pratiche discorsive del diritto, Torino, Giappichelli, 2018, pp. 256 [ISBN 9788892116405]
Per una rilettura di Mancini. Saggi sul diritto del Risorgimento, a cura di Italo Birocchi21/9/2018
![]() Antonio Padoa Schioppa, A History of Law in Europe: from the Early Middle Ages to the twentieth century, Cambridge University Press, 2018, pp. 822, ISBN [978-13-16-63-23-207]
![]() Normatividades e instituciones eclesiásticas en la Nueva España, siglos XVI-XIX, di Benedetta Albani, Otto Danwerth, Thomas Duve, Frankfurt am Main: Max Planck Institute for European Legal History, 2018, pp. VII-303, ISBN [978-3-944773-04-9] Per maggiori informazioni clicca qui Piemonte, Nizza e Savoia di fronte al rinnovamento processuale napoleonico - di Mario Riberi3/9/2018
Marco Riberi, Piemonte, Nizza e Savoia di fronte al rinnovamento processuale napoleonico. Le osservazioni dei tribunali già sabaudi sul Projet de Code criminel de l'An IX, Torino, Deputazione Subalpina di Storia Patria, 2017 [978-88-97866-21-3]
Torino, Deputazione Subalpina di Storia Patria - Università degli Studi di Torino, 2017 [ISBN 978-88-97866-22-0]
2 ed., Leonforte, Siké, 2018, pp. 208 [ISBN 9788833340029]
Anno del Signore 1593. Una nobildonna è sospettata di adulterio per una questione di lacrime versate a sproposito. Per la Chiesa, la Corona e la Santa Inquisizione le lacrime versate dalle mogli al momento della morte del marito sono indizio di innocenza mentre quelle per uno sconosciuto sono indizio di consumato adulterio. Toccherà al parroco del luogo, don Filippo La Ferla - che per la sua parte è serenamente dedito ai piaceri della carne - difendere la donna utilizzando raffinati strumenti del diritto. Frankfurt am Main: Max Planck Institute for European Legal History 2018. VII, 595 p.
Online-Ausgabe: Open Access - link Comparative law and the history of law are traditionally devoted to expanding the context of legal rules and legal institutions. Comparison involves history, as the well-known motto proclaims, but history also involves comparison. Both disciplines are in fact interested in deepening the space-time coordinates of law as a social phenomenon, which means that they take up a critical approach to their object of study. In recent years, this trait is increasingly coming into conflict with the tendency to present law as a mere technocratic instrument for organizing societies. As a result of the »end of history« discourse, the Western economic and political order has become a definitive point of reference worldwide, with law scholars charged with identifying best practices to enhance their efficiency. A group of comparative lawyers and legal historians critically discuss this assumption from a theoretical point of view as well as from the perspective of their respective fields of research. The result is a multifaceted range of ideas on the significance and possible future of two disciplines that share, in addition to their traditional approach, a crisis of identity. Manlio Bellomo, Roffredo Beneventano, professore a Roma. Lectura super Codice in un Apparatus recollectus di ignoto allievo, Frankfurt am Main, Klosterman (Studien zur europäischen Rechtsgeschichte 313), 2018, XVIII-298 - link
![]() Multa scripsit, nihil tamen reperitur, di Pierpaolo Bonacini, Bononia University Press, 2018, ISBN [978-88-6923-301-2] Per l'indice del volume clicca qui ![]() Alberici Gentilis "De papatu Romano Antichristo, recognovit e codice autographo bodleiano D’Orville 607", Giovanni Minnucci, collana Archivio per la Storia del diritto medioevale e moderno, Monduzzi editoriale, 2018, pp. CLXII-352, ISBN [978-88-6521094-9] Il pensiero giuridico italiano (1941) - a cura di Dario Di Cecca, Giordano Ferri, Matteo Marcattili2/7/2018
Roma, Historia et ius, 2018, pp. XIV-206 - link
Tra liberismo e solidarismo: il lungo percorso scientifico di Ercole Vidari - di Emanuela Fugazza30/6/2018
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